GAIA Energia, intervista al presidente della cooperativa Sergio Marini

GAIA Energia, intervista al presidente della cooperativa Sergio Marini

Marini, “Vogliamo rappresentare la comunità di produttori e consumatori dell’energia rinnovabile prodotta dagli agricoltori italiani”

 

Che cos’è e che cosa intende rappresentare GAIA Energia?

GAIA Energia è una grande comunità di produttori e consumatori dell’energia rinnovabile, che intende promuovere e rafforzare il grande e insostituibile apporto fornito dagli agricoltori, che rappresentano la vera e propria dorsale del nostro bellissimo Paese. Una comunità nella quale trovano spazio produttori, distributori e consumatori di agroenergie, che cooperano per dar vita alla forma più compiuta e innovativa di economia circolare e democrazia economica nel campo delle energie. Non è un caso che la forma societaria prescelta sia stata quella di una cooperativa; si è trattato di una precisa scelta che mira a far sentire tutti coloro i quali intenderanno aderire al nostro progetto parte di una vera e propria comunità, che si confronta per elaborare e condividere strategie che possano contribuire a promuovere, valorizzare e sostenere la produzione e il consumo delle agroenergie. Al contempo, intendiamo sostenere concretamente la transizione verso fonti di energia rinnovabile compatibili con la produzione agricola, andando a promuovere l’efficientamento energetico e la diffusione di impianti a basso impatto ambientale e paesaggistico.

 

E’ per questo senso di comunità che avete scelto il claim “l’energia degli agricoltori italiani”?

Esattamente. Si tratta di parole molto semplici, ma che riteniamo possano avere un grande impatto sull’immaginario collettivo. Riteniamo inoltre che rappresentino in maniera esemplare quella che individuiamo come nostra mission: ovvero di promuovere l’energia degli agricoltori appunto, da intendere come tutta l’energia che viene prodotta dalla terra, dall’aria, dall’acqua, dal sole, senza dimenticare le biomasse, che non sono certo elementi secondari. Con il nostro lavoro vogliamo quindi andare a valorizzare tutte le agroenergie, da intendersi quale l’energia prodotta dalle imprese agricole, zootecniche, forestali e dall’agroindustria grazie al ricorso a fonti come il fotovoltaico, il solare e le biomasse. Le agroenergie, vale la pena di sottolinearlo, rappresentano senza dubbio la più importante fra le fonti di energia rinnovabile, in quanto permettono, fra l’altro, di valorizzare gli scarti agricoli e i residui colturali, che solo nel 2019 hanno raggiunto la considerevole quantità di 25 milioni di tonnellate; le agroenergie, inoltre, sono le uniche a permettere alle aziende di sfruttare anche gli spazi non direttamente utilizzabili per le attività colturali, quali ad esempio tetti o superfici marginali.

 

Quali sono per gli agricoltori le principali opportunità legate alle agroenergie?

Senza dubbio quella di contribuire attivamente e fattivamente alla decarbonizzazione del Paese e alla sua riconversione energetica, due obiettivi fondamentali per le future generazioni, per le quali non a caso è stata stanziata una parte significativa dei fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dall’altra parte quella di puntare con sempre maggiore convinzione sulla filiera corta, sullo sviluppo diffuso e sostenibile, sull’economia circolare e sull’equa ripartizione del valore, che non a caso rappresentano i punti cardine della nostra filosofia. Il tutto ovviamente senza contare le ripercussioni a livello di multifunzionalità, altra caratteristica da sempre propria delle aziende agricole, e quindi di redditività, aspetto che non è certamente secondario. E’ proprio sulla base di questi elementi che abbiamo imperniato le attività di GAIA Energia, con la quale intendiamo raccogliamo la sfida della transizione energetica e giocare da protagonisti la fondamentale partita per la svolta green dell’Italia. Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando di un settore in forte crescita e in continua espansione, che oltre a contribuire alla decarbonizzazione del primario e del Paese, assicura un notevole apporto in termini di servizi ecosistemici; le agroenergie, infatti, beneficeranno di una significativa spinta derivante dall’impostazione e dai contenuti del PNRR, che mette 4,5 miliardi a disposizione della transizione energetica.

 

Presterete particolare attenzione alla sostenibilità quindi?

Assolutamente sì. Non solo faremo grande attenzione alla sostenibilità, ma faremo di essa uno dei nostri punti di forza. GAIA Energia, infatti, garantisce la sostenibilità globale dei processi produttivi, assicurando un utilizzo delle risorse che permetta la ricostituzione delle biomasse senza alterare gli ecosistemi e senza entrare in conflitto con l’uso del suolo agricolo per la produzione di alimenti e mangimi. La nostra cooperativa va al contempo a tutelare la filiera energetica da fenomeni speculativi e garantisce inoltre un’equa distribuzione del valore lungo tutti gli anelli della filiera. Per tali ragioni quando parliamo di energia ci riferiamo a tutta quella proveniente dalle campagne italiane; è quell’energia che è sostenibile, pulita, onesta e solidale e che crea sviluppo con il territorio e per il territorio. E’ sempre per tali ragioni che stiamo lavorando per dotare la Cooperative di un marchio etico, che garantisca alti livelli di sostenibilità ed eticità nella produzione e nel consumo di quella che è, a tutti gli effetti, l’energia degli agricoltori italiani.

 

Quali sono i servizi che intendete offrire?

Tutti quelli che riteniamo necessari a promuovere, fra l’altro, l’energia prodotta da piccoli impianti gestiti da agricoltori, andando quindi a contribuire ad assicurare la permanenza delle imprese agricole sui territori, a rafforzare lo sviluppo della sostenibilità della filiera agricola, nell’ottica della riduzione degli sprechi e dell’utilizzo di energia a chilometro zero. Andando sul concreto, intendiamo proporre non solo modelli innovativi di gestione e implementazione dei progetti green, ma anche fornire contestualmente tutta la necessaria assistenza nel processo di valutazione tecnica, economica e finanziaria e nella realizzazione dei progetti stessi.